Vaccini e anticorpi monoclonali come alternative agli antibiotici per combattere l’antimicrobico-resistenza

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano un onere per la salute pubblica, con un’elevata prevalenza e alti tassi di mortalità associati. Alcuni patogeni con un alto potenziale di resistenza antimicrobica, come Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa e specie di Enterobacter (i cosiddetti patogeni ESKAPE) e Clostridioides difficile, sono responsabili della maggior parte delle ICA. Nonostante l’implementazione di interventi di prevenzione e controllo delle infezioni, la prevalenza delle ICA a livello globale rimane stabile ed esse sono principalmente dovute a patogeni endogeni. È innegabile che, in aggiunta alle misure di prevenzione e controllo delle infezioni, siano necessari approcci profilattici mediante immunizzazione attiva o passiva. I soggetti a rischio, come le persone anziane, coloro con condizioni croniche come gli immunocompromessi e anche gli operatori sanitari, sono i principali bersagli. Le procedure mediche e interventi specifici, oltre all’esposizione ambientale ospedaliera, sono noti per aumentare il rischio di ICA. Una revisione di La Guidara et al. ha evidenziato come i vaccini e gli anticorpi monoclonali possono essere considerati approcci preventivi utili per le ICA. In tale revisione, viene presentata una panoramica dei vaccini e degli anticorpi monoclonali attualmente in sviluppo clinico per la prevenzione dei principali patogeni batterici responsabili di ICA, e viene condotto un esame delle sfide e le prospettive future per migliorare la prevenzione attraverso questi mezzi.