Il vaiolo delle scimmie, o monkeypox (mpox) è una malattia virale causata dal virus del vaiolo delle scimmie, una specie del genere Orthopoxvirus, di cui esistono due cladi differenti.
I sintomi comuni del mpox includono un’eruzione cutanea o lesioni mucosali che possono durare 2-4 settimane, accompagnate da febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, bassa energia e linfonodi ingrossati.
Il mpox può essere trasmesso agli esseri umani attraverso il contatto fisico con una persona infetta, con materiali contaminati o con animali infetti.
La conferma in laboratorio del mpox viene effettuata testando il materiale delle lesioni cutanee tramite PCR.
Il mpox viene trattato con cure di supporto e può essere prevenuto evitando il contatto fisico con soggetti infetti. La vaccinazione può aiutare a prevenire l’infezione nelle persone a rischio.
A maggio 2022, un’epidemia di mpox era comparsa improvvisamente e si era diffusa rapidamente in tutta Europa, nelle Americhe ed era arrivata a coinvolgere 110 paesi che avevano riportato circa 87 mila casi e 112 decessi. L’epidemia globale aveva colpito principalmente (ma non solo) uomini gay, bisessuali e altri uomini che avevano rapporti sessuali con uomini e si era diffusa da persona a persona attraverso reti sessuali.
Il 9 agosto 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emesso un invito ai produttori di vaccini contro il mpox a presentare una Manifestazione di Interesse per la Procedura di Uso di Emergenza (EUL).
La procedura EUL è un processo di autorizzazione sviluppato specificamente per accelerare la disponibilità di prodotti medici non autorizzati, come i vaccini, che sono necessari in situazioni di emergenza sanitaria pubblica.
Il 14 agosto 2024, Il Direttore Generale dell’OMS, Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha stabilito che l’aumento dei casi di mpox nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in un numero crescente di paesi in Africa costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC) secondo il Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI).
Nel dichiarare la PHEIC, il Dr. Tedros ha affermato: “L’emergere di un nuovo clado di mpox, la sua rapida diffusione nell’est della RDC e la segnalazione di casi in diversi paesi vicini sono molto preoccupanti. In aggiunta alle epidemie di altri cladi di mpox nella RDC e in altri paesi africani, è chiaro che è necessaria una risposta internazionale coordinata per fermare queste epidemie e salvare vite umane.”
Il mpox è stato segnalato nella RDC per più di un decennio, e il numero di casi riportati ogni anno è aumentato costantemente durante questo periodo. L’anno scorso, i casi segnalati sono aumentati significativamente, e già il numero di casi segnalati finora quest’anno ha superato il totale dell’anno scorso, con più di 15.600 casi e 537 decessi. Nell’ultimo mese, oltre 100 casi confermati in laboratorio del clado 1b sono stati segnalati in quattro paesi vicini alla RDC che non avevano mai segnalato il mpox in passato: Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. Gli esperti ritengono che il numero reale di casi sia più elevato, poiché una grande proporzione di casi clinicamente compatibili non è stata testata.
Al momento, i vaccini in uso per il mpox sono due, entrambi raccomandati dal Gruppo Strategico di Consulenza di Esperti sull’Immunizzazione dell’OMS e approvati dalle autorità regolatorie nazionali elencate dall’OMS, nonché da paesi come la Nigeria e la RDC.
Riferimenti bibliografici